CP Company abbigliamento: sportswear e Made in Italy

CP Company, il brand per chi ama lo sportswear e il Made in Italy

Abbigliamento sportivo Made in Italy

CP Company, brand di abbigliamento completamente italiano, fondato da Massimo Osti, nasce nel 1971. Marchio dallo stile inconfondibile, propone ancora oggi capi che sono assolutamente dei must, appartenenti a collezioni del passato, ma rimasti comunque nel cuore dei clienti.

Come non citare la famosissima Goggle Jacket, conosciuta in tutto il mondo. Vero e proprio cavallo di battaglia di CP Company. La giacca, ancora oggi una delle più imitate, anche se con scarsi risultati, è dotata di alcune particolarità che la rendono unica nel suo genere. Contiene due lenti posizionate sul cappuccio, e una terza posta all’altezza del polso, in modo da rendere visibile il cronografo. Ancora oggi questa giacca è una delle più riproposte dalla società.

Ciò che rende CP Company un gruppo di moda diverso dagli altri, unico nel suo genere, è lo stile a cui si ispira per le proprie creazioni, che ricorda quello militare, da cui nascono le progettazioni dei capi.

Le giacche prodotte da CP Company sono famose in tutto il mondo, e la società ne è molto fiera e orgogliosa. Dalla sua nascita fino ad oggi, il brand ha prodotto circa 40.000 capi d’abbigliamento differenti. E’ possibile trovare online tutti i capi dell’attuale collezione di CP Company su jole.it, boutique specializzata nel luxury fashion.

Oggi la società non è più in mano al suo storico fondatore, ma appartiene a un gruppo asiatico che si occupa di produrre abbigliamento. Nel 1984 Massimo Osti decise di vendere tutte le sue azioni, rimanendo comunque all’interno della società come stilista.

CP Company e la Tintura in Capo

Nei primi anni ’70, la società introduce un processo di colorazione dei capi chiamato “tinto in
capo”
. Questa tecnica prevede che i capi vengano tinti solo dopo la completa realizzazione. Osti e il suo team, furono tra i primi nel mondo della moda ad affidarsi a questa tecnica dalle origini antiche. Un processo di questo tipo dona ai capi delle tonalità intense e profonde, decisamente impossibili da ottenere con qualsiasi altra tecnica.

La tintura in capo è in grado di valorizzare i tessuti trattati, oltre che renderli colorati. Ancora oggi questa tecnica di tintura è utilizzata dalla società, trattandosi di un vero e proprio marchio di fabbrica.

Questo processo di tintura in capo è stato poi imitato da altre case di moda, ma senza riuscire ad ottenere gli stessi risultati. Osti arrivò addirittura ad avvalersi della collaborazione di un team di chimici esperti, che lo aiutarono nel perfezionamento delle sue tecniche di colorazione dei capi. Molti dei segreti riguardanti queste tecniche sono custoditi gelosamente ancora oggi da Massimo Osti, che non pare intenzionato a svelarli.

Una cosa è certa, lo storico fondatore di CP Company fu un vero e proprio pioniere in questo campo.

Cp Company giacche leggere: la Goggle Jacket

La Goggle Jacket nasce nel 1988 come sponsor della famosa gara automobilistica Mille Miglia. Questa particolare giacca è a prova di vento. Possiede un cappuccio sul quale sono posizionate due lenti, mentre una terza è posta sul polso, per consentire a chi la indossa di poter vedere l’orologio.

Il cappuccio è dotato di una zip e si può chiudere completamente, in modo da coprire tutto il viso, quasi come una maschera. Purtroppo, in passato, ci sono state persone che hanno fatto un uso improprio di questa giacca, approfittandone per delinquere senza essere riconosciute.

La Goggle Jacket è realizzata con materiali resistenti, ed è pressoché indistruttibile. La sua popolarità ha raggiunto i massimi livelli durante i primi anni ’90. Si può tranquillamente definire un capo iconico, che rappresenta degnamente CP Company. Famosa in tutto il mondo, ancora oggi c’è chi farebbe di tutto per aggiudicarsi una delle prime versioni, risalenti alla fine degli anni ’80.

Non è raro, trovare in vendita all’interno delle aste online delle Goggle Jacket risalenti ai primi anni ’90 ancora in ottime condizioni. Tutto ciò fa gola ai collezionisti, che farebbero carte false pur di possederne una.