Bracciale da tennis: la storia di un gioiello unico

Bracciale da tennis la storia di un gioiello unico

Da qualche anno a questa parte, il bracciale da tennis sta letteralmente spopolando.

Si tratta di una delle novità di maggiore risonanza nel mondo dei gioielli e della gioielleria in generale.

Esistono tanti modelli di bracciale tennis tra cui scegliere in base al proprio gusto personale.

È possibile acquistarsi nelle gioiellerie o negli shop online, come quello di Landi Gioielleri.

A rendere tanto particolare questo bracciale è la sua struttura unica e il suo aspetto estetico, subito riconoscibile.

Se vi state chiedendo perché si chiami proprio bracciale tennis e per quale motivo un gioiello sia legato al nome di uno sport, siamo ben lieti di raccontarvi la sua storia.

In realtà, si tratta di un rivière di diamanti; tuttavia, è noto ai più proprio come bracciale tennis.

Tennis bracciale storia

Il nome di questo bracciale ha un’origine curiosa, che le viene proprio dal tanto amato sport del tennis.

Nel 1987, infatti, la famosa tennista statunitense Chris Evert era all’apice della sua fama e della sua carriera.

In quel anno, partecipava ad un’importante partita dell’US Open, indossando al proprio polso proprio un rivière di diamanti bianchi, il quale era stato disegnato per la Everet da un gioielliere egiziano, George Bedewi.

Durante il match, il bracciale si stacco dal polso della tennista statunitense, finendo a terra e rompendosi.

Chris Everet chiese di sospendere il match e di riprenderlo solo una volta dopo aver raccolto ogni pezzo dello stesso, così da recuperare ogni diamante e far ricomporre il proprio bracciale.

La partita fu sospesa, il bracciale fu recuperato e l’episodio passò alla storia, tanto da stravolgere il nome dello stesso bracciale.

Fu di non poco singolare, infatti, veder sospendere una partita di un evento così importante come l’US Open per raccogliere i pezzi di un gioiello.

Se ne parlò in tutto il mondo e tutti furono incuriositi dalla vicenda, come è facile immaginare.

Soprattutto, l’episodio coinvolse un’atleta di fama internazionale, quale la Evert, che di certo non avrebbe avuto difficoltà ad acquistare un nuovo bracciale una volta finita la partita.

Una volta terminato il match, Chirs Evert fu tempestata di domande su quanto successo e lei stessa spiegò come fosse importante per lei quel gioiello dal punto di vista affettivo, tanto da non volersene privare e da non volerlo sostituire con qualunque altro bracciale.

La tennista era legata a quel bracciale e per tale motivo lo aveva ritenuto insostituibile, pur durante un match così importante per il suo sport e la sua carriera.

La cosa non è poi così bizzarra, se ci si pensa.

Quando si parla di gioielli, infatti, tutti corrono con la mente subito al loro valore economico e commerciale. In realtà, ognuno di essi ha un valore affettivo più o meno forte, perché regalato in un’occasione particolare o da una persona speciale.

Bracciale tennis donna: il seguito della storia

La storia si è rivelata a lieto fine sia per la Evert, che ha recuperato i diamanti e ha provveduto a far risistemare il proprio bracciale, sia per il bracciale tennis, che è stato consacrato come gioiello dalla fama legata in modo indissolubile al tennis.

I bracciali tennis sono amati per la loro eleganza, la loro raffinatezza e la loro sobrietà: tutte caratteristiche che permettono di indossarli nelle più diverse occasioni.

La chiusura a scomparsa del bracciale tennis lo rende delicato e armonioso nella struttura, che spesso viene arricchito con diamanti e realizzata in oro bianco, ma anche in argento o altri metalli più economici.